Come diventare imprenditore edile

Il settore dell’edilizia rappresenta da sempre un’opportunità per chi vuole investire o intraprendere un’attività in proprio. Ciò nonostante, è bene tener presente che – come in altri settori – è necessario essere in possesso di specifici requisiti e risorse; inoltre, per avere maggiori garanzie sulla buona riuscita dell’impresa, è quantomeno consigliabile effettuare valutazioni attente ed approfondite, che riguardano sia la specializzazione dell’attività, sia l’ambito, sia le risorse economiche e finanziare da immettere nell’azienda. Vediamo di seguito come diventare imprenditore edile passo per passo.

  • Quali competenze deve avere un imprenditore edile

Il settore edilizio, pur con le sue peculiarità, non è particolarmente differente da altri settori dell’imprenditoria. Ciò vuol dire che chi intende avviare un’impresa edile deve essere consapevole di tutto quanto questa decisione comporta, oltre a dover essere a conoscenza delle caratteristiche del contesto in cui si muoverà l’azienda e del mercato (inclusa la presenza di soggetti potenzialmente concorrenti).

Più in generale, come ogni altro businessman, l’imprenditore edile deve essere in possesso di una serie di caratteristiche morali, personali e professionali che gli consentano di svolgere al meglio il proprio ruolo: capacità decisionale, leadership, competenze tecniche e gestionali, capacità di problem solving e di rapportarsi con interlocutori di vario tipo (risorse umane, forza lavoro, fornitori, consulenti).

  • Come scegliere l’attività

Un’impresa edile deve anzitutto avere un indirizzo ed un ambito di operatività ben precisi. Per tanto, il primo passo da compiere consiste nello scegliere se l’impresa sarà attiva nel settore pubblico, nel settore privato oppure in entrambi (settore misto).

Per avviare un’attività edile in ambito pubblico è necessario essere in possesso di una serie di requisiti economici, tecnici e professionali più specifici di quelli che servono per avviare un’impresa destinata ad operare nel settore privato. Anche, se non soprattutto, per questa ragione, chi decide di avviare un’attività di azienda in ambito edilizio predilige spesso e volentieri il settore privato a quello pubblico. Non va sottovalutata, in questa fase di valutazioni preliminari, il contributo di una consulenza specialistica che possa orientare e supportare le scelte strategiche, in un senso o nell’altro.

  • Come avviare un’attività edile

Per mettere in piedi un’attività edile bisogna far fronte a vari adempimenti burocratici, in modo tale da regolamentare sia la posizione dell’azienda sia quella delle persone che, a vario titolo, vi lavorano all’interno. Prima di affrontare l’aspetto strettamente burocratico relativo all’avvio dell’impresa, bisogna anche sottolineare che spesso vi sono bandi di concorso o incentivi (spesso riservati agli aspiranti imprenditori più giovani) volti a promuovere la costituzione di un’azienda edile: per questo è bene monitorare i canali che veicolano questo genere di informazioni.

Dal punto di vista degli adempimenti burocratici, l’apertura di un’impresa edile passa attraverso una serie di step necessari:

  • apertura di una partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate;
  • iscrizione dell’attività al Registro delle Imprese della Camera di Commercio competente per la località in cui sorgerà la sede dell’impresa;
  • iscrizione all’INPS ed all’INAIL, sia per il titolare dell’azienda che per i suoi dipendenti per la regolarizzazione delle posizioni contributive, assicurative ed infortunistiche;
  • ottenimento del certificato BDNA (Banca Dati Nazionale Antimafia) per certificare l’estraneità dell’impresa rispetto ad attività di natura illecita; in tal modo, l’azienda sarà ammessa a prendere parte ai bandi ed agli appalti indetti dalle Pubbliche Amministrazioni;
  • presentazione della dichiarazione di inizio dell’attività presso il Comune dove la stessa avrà sede;
  • compilazione del certificato della ASL relativa al rispetto delle norme igienico – sanitarie;
  • ottenimento dell’autorizzazione ad esporre l’insegna dell’azienda con pagamento della relativa tassa.

Quelli sopra elencati rappresentano passaggi ‘obbligati’ per poter avviare in maniera legale e trasparente un’attività edile. Altri aspetti fondamentali riguardano i costi da sostenere: poiché questo tipo di impresa può richiedere fin da subito ingenti investimenti e risorse – per macchinari, beni strumentali e manodopera – è quantomeno consigliabile approntare un business plan che contempli spese iniziali, costi di gestione ordinaria ed eventuali contromisure per far fronte a potenziali situazioni di difficoltà. Tutte queste informazioni possono risultare utili per ottenere un finanziamento – a patto di poter dimostrare la necessaria solidità finanziaria – grazie al quale avviare l’attività.

  • Il costo di un’attività

Si è già accennato a quanto sia rilevante la voce ‘costi‘ per un’azienda in generale ed un’impresa edile in particolare. Per ciascuna fase del processo di costituzione dell’azienda vanno messe in conto spese specifiche, necessarie allo sviluppo di ogni settore dell’attività.

Poiché l’azienda ha bisogno di una sede fisica, una dei costi da sostenere in primo luogo riguarda l’acquisto – o l’affitto – dei locali atti ad ospitare le attività contabili, amministrative e gestionali. Uffici già arredati possono rappresentare una soluzione più onerosa nell’immediato ma, di contro, permettono di ottimizzare i tempi, in modo tale da poter dedicare maggiori energie all’organizzazione interna dell’azienda.

Non meno importante, naturalmente, è l’acquisto dei macchinari necessari allo svolgimento delle attività di cui si occuperà l’impresa. A tal proposito, vanno fatte le valutazioni del caso: la scelta tra nuovo ed usato, ad esempio, può essere legata alle necessità ed alle possibilità di spesa del momento. Inoltre, va tenuto presente che il settore edilizio è piuttosto variegato, dal momento che ogni lavorazione può richiedere uno o più macchinari specifici indispensabili per realizzare una singola fase o l’intera opera affidata all’impresa.

  • Acquistare i mezzi di produzione a prezzi convenienti all’asta

L’acquisto di macchinari o di altri beni strumentali è ciò che consente all’impresa edile di esercitare concretamente la propria attività. Ragion per cui, si tratta di un passaggio importante da non sottovalutare. Le aziende specializzate rappresentano il principale canale di riferimento per l’acquisto di macchinari appositi ma anche il web offre numerose possibilità, soprattutto se ci si rivolge al mercato dell’usato ed in particolare al settore delle aste online.

Molto spesso, infatti, si trovano in vendita articoli provenienti da attività in dismissione o in ristrutturazione che possono rappresentare un’occasione molto vantaggiosa per chi acquista. Per partecipare in maniera sicura a questo genere di aste è bene affidarsi ad un portale specializzato come Logic Big, attraverso il quale è possibile prendere parte ad asta digitali di ogni genere.

Il primo passo consiste nel registrarsi al portale, indicando i dati dell’utente o dell’azienda (quest’ultima va indicata in ogni caso, dal momento che sarà riportata sulla fattura in caso di aggiudicazione all’asta) e un indirizzo di posta elettronica. Una volta completata questa fase e individuato l’articolo all’asta di proprio interesse, l’utente può inoltrare la propria offerta (se ritiene le condizioni di acquisto vantaggiose): se quest’ultima è andata a buon fine ed è stata accettata, riceverà un messaggio di conferma allo stesso indirizzo e-mail indicato in fase di registrazione. In caso contrario, potrebbe essersi verificato un problema: la somma dell’offerta non è stata digitata nella maniera corretta oppure l’importo è inferiore al prezzo di riserva imposto dal venditore (quasi sempre si tratta di una cifra superiore alla base d’asta).